Fattura elettronica per aziende agricole. Mini guida per capirne di più

Fattura elettronica per aziende agricole. Mini guida per capirne di più
7 Gennaio 2019 Michele Spallino

E’ il tormentone del momento. Da qualche giorno – dal 1 gennaio 2019 – la fatturazione elettronica ha preso il posto delle classiche fatture cartacee, stravolgendo in toto il sistema e le abitudini amministrative di ogni azienda, comprese quelle agricoleLa tua azienda è obbligata ad adeguarsi? Sai già come si compila una fattura elettronica?
Vediamo insieme di cosa si tratta in questa breve e semplice guida.

Fatturazione elettronica: cos’è

Ebbene sì: anche il settore agricolo, o per meglio dire buona parte di esso, sarà obbligato ad adeguarsi.
Come è noto e intuitivo, la fattura elettronica sostituisce la normale fattura cartacea con una digitale, aderendo ad un format codificato che è stato creato dall’Agenzia delle Entrate, al fine di non aver più l’obbligo di consegnare al cliente copie cartacee, né di catalogarle in archivio, e soprattutto creando un processo che (chissà quanto durerà per espletarsi nella sua interezza) consentirà alla fine di snellire e automatizzare l’intero sistema.

Consiglio #1: Rivolgersi al commercialista e/o dotarsi di un software intuitivo per l’emissione e l’archiviazione: ce ne sono tanti in commercio (Fatture in Cloud, Winfatt, Easyfatt ecc)

Come iniziare. E’ necessario essere registrati sul sito dell’Agenzia delle Entrate con la propria partita IVA, disporre di una PEC e accedere all’area SDI, Sistema di Interscambio, che in seguito – al netto di software che potranno mediare – diventerà il nostro nuovo archivio della contabilità. In ogni caso troveremo un modello già predisposto in formato XML da compilare con i dati della nostra azienda, quelli dell’azienda a cui è stato venduto il bene o il servizio, la merce venduta e il totale della vendita.
La firma adesso sarà ovviamente elettronica, da parte di chi emette la fattura. Per coloro che non l’avessero ancora, si riceve facendone richiesta ai certificatori autorizzati e indicati nell’elenco dell’Agenzia per l’Italia digitale al sito www.agid.gov.it.

Chi (non) deve passare alla fattura elettronica?

Tutti i soggetti proprietari di partita IVA devono passare alla fattura elettronica ed il settore agricolo non fa eccezione.
Vi rientrano tutte le categorie di lavoratori del settore, quali ad esempio:

  • giardinieri e manutentori di ville e giardini pubblici e privati;
  • agricoltori e allevatori ecc…
  • proprietari di agriturismi;

Non sono tenuti ad adeguarsi invece i possessori di P.IVA in regime dei minimi e regime forfettario, poiché usufruiscono di agevolazioni fiscali e sono già esenti dal pagamento dell’IVA. Tuttavia anche questi soggetti devono aderire al SID, affinché possano riceverne da chi è tenuto a farlo.

Riepilogando non sono tenuti:

  • i titolari di partita IVA in regime dei minimi e in regime forfettario che non superano il reddito annuo di 65.000€;
  • i cosiddetti “piccoli produttori agricoli”, visto che non avevano l’obbligo di emissione di fattura prima dell’introduzione della fatturazione elettronica.

In quest’ultima categoria rientrano i piccoli proprietari agricoli che, con la loro attività, producono un reddito inferiore a €7.000 su base annuale.
Nonostante questi soggetti non debbano emettere la fattura elettronica, sono comunque obbligati ad accettare e registrare le fatture in entrata da altre aziende all’interno del sito dell’Agenzia delle Entrate. Ciò può diventare automatico registrandosi al sito dell’Agenzia e comunicando tramite posta elettronica certificata (PEC) il codice destinatario o il proprio indirizzo PEC.

La fattura elettronica va emessa anche ai privati?

Sì. In caso di vendita di merce ai privati, il venditore dovrà emettere la fattura elettronica e consegnare una copia cartacea al consumatore finale.

Nulla di complicato quindi, e nel giro di poco tempo ricorderemo solo i vantaggi. Naturalmente a regime il sistema dovrebbe garantire anche un maggior controllo da parte del Fisco, ma probabilmente anche automatizzare e quindi agevolare ogni step delle rendicontazioni fiscali ai cittadini.

I nostri step consigliati pertanto sono:

  1. capirne quanto basta,
  2. affidarsi al commercialista…
  3. e/o dotarsi di un buon software.

Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo al sito ufficiale fatturapa.gov.it, ricco di esempi e delucidazioni.
Buona fatturazione a tutti.

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